Maratona: nella storia
il suo grande successo.
Maratona: nella storia il suo grande successo.
La maratona secondo il Webster (Third New International Dictionary), riferita alla corsa, significa sia una gara di corsa a piedi su un percorso all’aperto sia una gara su una lunga distanza, non a piedi.
La parola ha origine dal nome di un villaggio greco, secondo la leggenda di un ateniese di nome Fidippide che corse dal campo di battaglia di Maratona fino ad Atene, approssimativamente una distanza di 24 miglia, per riferire della vittoria sui Persiani in una combattuta battaglia avvenuta nell’anno 490 a.C. Non appena data la felice notizia, al suo arrivo ad Atene, cadde morto per lo sforzo compiuto.
Tuttavia un recente studio condotto dal fisico Donald W. Olson e dai suoi colleghi della Texas State University, suggerisce una nuova interprestazione dei fatti. Olson è giunto alla conclusione che la data debba essere rivisitata. Fidippide non avrebbe corso, come sino ad oggi si è ritenuto, il 12 settembre del 490 a.C., bensì un mese prima, il 12 di agosto. L’errore della precedente datazione deriverebbe dall’impiego nei calcoli del calendario ateniese invece di quello spartano, simile ma non uguale. Se si considera che la temperatura ad Atene in agosto raggiunge fino ai 40°, secondo la nuova datazione, lo sforzo di Fidippide assume un altro significato. Una temperatura così elevata può infatti provocare gravi problemi di disidratazione e arresti cardiaci anche in maratoneti di elevate prestazioni.
Ai Giochi Olimpici di Atene, nel 1896, la leggenda di Fidippide fu rivissuta in una gara, chiamata specificatamente Maratona, lunga 40 chilometri che si estendeva su una via ritenuta simile all’originale, che andava dal Ponte di Maratona allo stadio Olimpico di Atene. Questa continuò ad essere la distanza ufficiale della maratona fino ai giochi olimpici di Londra del 1908.
In quella occasione il tracciato di 40 chilometri era già stato misurato e segnato, quando la regina Alessandra, moglie di Edoardo VII, chiese di poter assistere alla partenza da Buckingham Palace; così, per accontentarla, la corsa venne allungata di circa 2 chilometri e la nuova distanza divenne quella definitiva.
La gara che si disputa oggi si corre per 42.195 chilometri e costituisce uno degli eventi sportivi inclusi in tutte le moderne olimpiadi.
Fu dunque la maratona di Atene (1896), ed in particolare il virtuale dominio dei greci all’arrivo, che più di tutti sottolineò la leggenda di Fidippide e permise il rinnovarsi della gara in futuro, molto più di qualsiasi altra gara su lunghe distanze.
Essa provocò tra le nazioni più evolute un grande interesse per l’organizzazione di altre dispute su lunghezze simili, facendo si che fossero definite maratone.
Da allora tutti i Giochi Olimpici hanno sempre avuto una maratona, sempre attesa con grande eccitazione, come se fosse molto più di un evento estenuante e duro.
Le molte maratone svoltesi al di fuori dei Giochi Olimpici hanno non soltanto dato ai concorrenti, avviati verso un livello mondiale, l’opportunità di provare la distanza, ma anche offerto al pubblico di spettatori una possibilità di identificazione con l’angoscia e la bellezza dello sport, poiché i concorrenti riuniscono mente e corpo in una prova definitiva delle loro risorse.
Negli anni, la maratona ha sviluppato una mistica e un fascino tutti suoi, sia a livello nazionale che internazionale, unitamente al desiderio di partecipazione per persone di ogni età e attitudine. Sebbene si tengano nel mondo diverse tipologie di gare, la lunghezza della maratona, pari a 26 miglia 385 yards (42,195 km), rimane la distanza regina delle gare di fondo.
Come già accennato precedentemente le prime maratone ad essere disputate si sono svolte tutte nel 1896 rispettivamente ad Atene, New York e Boston, e successivamente anche in Ungheria e in Norvegia.
La cosa sorprendente è che da allora si è avuto un crescendo, una rapida diffusione di questo tipo di gara, il cui interesse si è subito esteso ad altre nazioni.
Attualmente il mondo della maratona è seguito da un popolo molto numeroso, confermato dalle migliaia di atleti sulla linea di partenza ad ogni evento e dal numero infinito di gare organizzate a livello nazionale ed internazionale.
Il tutto è caratterizzato dal clima festoso e gradevole che si crea attorno e che fa vivere questa gara, lunga e faticosa, nel modo migliore come un evento sportivo e ludico.
Non esiste un partecipante tipo. È facile trovarsi alla linea di partenza con un ragazzo 25enne davanti, una signora 40enne di fianco e dietro un atleta con i suoi bei 70 anni. La maratona è tutto questo, uno stile di vita, una grande volontà, il piacere di superarsi e anche di migliorare, volta per volta, il proprio record personale.
Buona corsa.
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